Scrivo queste parole in un momento di sconforto, uno di quelli in cui tutto si fa nero e vorrei essere inghiottita dal divano, tipo Alex in MAID (Stupendo, se non lo avete visto, lo consiglio molto).
È tardi. Per me, a 43 anni, è tardi per un sacco di cose.
È tardi per rimettermi a studiare quello che avrei voluto davvero, è tardi per fare il lavoro che avrei desiderato, è tardi per diventare medico, psicologa, giornalista, addestratrice di delfini. È tardi per andare a vivere da un’altra parte, per tornare a fare tv, per essere una mamma giovane, per sposarmi con quell’abito bianco che non ho mai nemmeno provato, per viaggiare con le mie amiche, zaino in spalla e senza meta. È tardi per l’interrail, per le minigonne, per i concerti in zona prato, per i festival di musica elettronica, per imbarcarmi sulla nave di Sea Sheperd, per le serate in discoteca, per lavorare a Save the Children, per le nuove opportunità.
È tardi per essere chi pensavo sarei stata.
Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso.
-Confucio-
Ma io non lo so se ci credo, Confu’.
Non lo so se per me, donna italiana classe 1980, che parla 3 lingue, ha le lauree di ordinanza e un master blasonato, ma che ha vissuto in 3 Paesi ed innumerevoli città seguendo più la FOMO e il cuore che non una precisa traiettoria di vita, ci siano in giro molte altre opportunità interessanti se non quella di fare la mamma e la “donna di casa", specializzata in sporco ostinato e smacchiatori vari, giocatrice esperta di Barbie e Supereroi, tassista coscienziosa nello slalom tra le varie attività extra scolari, e con un talento per le torte di mele. Ed è frustrante.
Ma davvero, se si sbaglia direzione a 20 anni, o si sbaglia a un sacco di bivi, poi non è più possibile recuperare? Davvero è cosi facile sprecare tutto e non vivere mai come avremmo voluto quest’unica vita che abbiamo?
Chissà se è tutto frutto della crisi di mezza età e degli anta in cui mi sono un pò impantanata, mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate, se c’è qualcuno che si sente come me, e ancora di più se qualcuna invece, è miracolosamente uscita dal pantano.
Love,
Valeria.
Ma certo! C’è sempre tempo per tante cose, ma per alcune c’è il tempo della nostalgia. Sono sicura che tutto accade per un motivo, basta solo capire quale… Una delle mie scrittrici preferite, Isabel Allende, ha scritto il suo primo meraviglioso libro a 40 anni, e si è sposata per la 3’ volta a 76… c’è sempre qualcosa per cui non è tardi! ❤️
Leggo questa mail in un momentaccio, simile a come lo descrivi tu in apertura. Forse cinque anni fa leggendo questa puntata mi sarebbe preso un magone pazzesco, ma oggi ti dico no, non è mai troppo tardi. Mi mancano un sacco delle cose che hai elencato e se per alcune penso "oddio, non ho fatto manco questa", per altre penso "Stica", è andata così. Però posso farne davvero tante altre, anche quelle che mai avrei pensato di fare. E le voglio fare. Eccome se le voglio fare: perché ho ancora tempo. E pure tu. (grazie per questa puntata, mi ha dato una spinta)