Cosa faresti se non avessi paura?
La domanda alla quale quasi tutti abbiamo paura di rispondere.
La domanda che spesso neanche ci facciamo, è molto più semplice restare dove siamo, accampando scuse spesso molto plausibili, piuttosto che fronteggiare la realtà. Ci sentiamo forse in colpa per tutte queste paure che ormai da adulti dovremmo aver superato? O semplicemente pensiamo che essere adulti significhi proprio non farsi troppe domande e continuare a vivere per inerzia perché tanto la vita è dura, il lavoro fa schifo a tutti e stare in coppia è più difficile che risolvere il cubo di Rubik, figuriamoci poi crescere dei figli! E invece no.
Invece io penso che avere paura sia legittimo a qualsiasi età, e che bisognerebbe proprio iniziare a parlarne per davvero, con adulta serietà, e di certo lo farò prossimamente su questi schermi.
Io per paura ho smesso di scrivere qui per quasi 2 mesi.
E si, le vacanze di Natale, la casa da cercare, il trasloco da organizzare, i panni da stirare e i bambini a cui badare… TUTTE SCUSE. Avevo paura che queste lettere venissero lette, cosi come avevo paura che NON venissero lette, avevo paura del giudizio, di mettermi a nudo, di dire cretinate, di essere derisa, come sempre avevo paura di fallire. Ma per fortuna me ne sono accorta, o meglio, ho deciso di guardarmi allo specchio ed ammetterlo, e in quell’istante ho deciso di accendere il pc e scrivere questo pezzo.

Dovremmo tutti avere meno remore a parlare delle nostre paure, perché sono normali e soprattutto perché affrontarle ci aiuta a crescere, e di crescere non si deve smettere mai. Ecco qui una lista delle mie paure, di quelle che mi vengono in mente in questa domenica pomeriggio di Febbraio, mi riservo in futuro il diritto di modificarla, aggiungendone altre ove necessario, e spero di potere, con il tempo ed il lavoro su me stessa, cancellarne qualcuna.
Ecco le mie paure:
Di morire
Di morire troppo presto e lasciare i miei bambini
Di scarafaggi ed altri insetti
Dell’altezza da quando quella volta a Madrid sono rimasta chiusa sul balcone del mio appartamento al 18’ piano ed ho provato a scavalcare per rientrare in casa da una finestra aperta. Ovviamente dopo essermi sporta un filo troppo ed essere morta di paura, ho rinunciato.
Che ai miei figli accada qualcosa di brutto, o che vengano bullizzati o esclusi dagli altri bambini.
Di non riuscire mai a perdere i chili di troppo
Di invecchiare
Di non saper scrivere
Di mettermi in ridicolo scrivendo
Che le due paure scritte sopra facciano pensare a chi legge che ho ragione (ahaha)
Di camminare di notte da sola nei vicoli deserti
Della 3’ guerra mondiale
Dei social media in mano agli adolescenti.
Di volare, quando viaggio da sola
Di dire la verità, a volte
Dei Serial Killer
Di non avere abbastanza tempo per leggere tutto quello che voglio leggere e vedere tutti i posti che voglio vedere
Che i miei figli non siano adulti felici e risolti.
Di non passare abbastanza tempo con le mie amiche più care, perché viviamo in paesi diversi e prima o poi saremo troppo vecchie per viaggiare e quindi per vederci
Di non poter dare ai miei figli quanto i miei genitori hanno dato a me (non sono una giovane mamma negli anni 80, nel mio mondo ci sono una sacco di problemi che prima non c’erano)
Di non aver fatto del mio meglio perché i miei mi hanno dato troppo
Del cambiamento climatico e della conseguente migrazione che ne deriverà
Di non essere una buona madre
Delle malattie quelle brutte
Dell’intolleranza e dell’omofobia
Dell’ignoranza
Di non fare in tempo a conoscere i miei nipoti
Di guidare nella nebbia
Di dimenticare il profumo e la voce di mia nonna
Di non essere un buon esempio per i miei figli
Di non rendere orgogliosi i miei genitori
Di fare bunjee Jumping
Di dimenticare le chiavi di casa
Di sentirmi dire “non voglio diventare come te” da figli adolescenti
Di avere il prezzemolo nei denti durante una cena
Di non piacere agli altri
Della sudditanza dei mass media al potere economico e delle bugie che ci raccontano
Di deludere qualcuno
Del mare blu scuro quando è profondo
Di sentirmi in gabbia
Di aver perso quel treno
Di scendere nelle cantine buie
Di non trovare mai il mio posto nel mondo
Ho elencato 43 paure, una per ogni mia primavera, visto che fino al 21 Marzo qui ufficialmente è ancora inverno, e a rileggerle mi sono accorta di avere molte più grandi paure che piccole fobie, forse per questo mi sono sempre sentita coraggiosa anche se a conti fatti ecco, pensavo di esserlo molto più di quanto invece io lo sia :)
Aspetto le vostre risposte a questa mail e i vostri commenti qui su Substack con le vostre paure, raccontatene almeno una, piccola o grande, riconoscerla ed ammetterla sarà un grande passo per sconfiggerla.
Torno presto.
Love,
Valeria
Adoro